Bollate, 24 luglio 2013.
La calda giornata lavorativa e le zanzare non fermano i numerosi fan di Woodkid.
Sul palco di Villa Arconati sono già passati artisti come Goran Bregovic, Mark Lanegan e l’Orquesta de Buena Vista Social Club.
La location è a dir poco suggestiva e al calare del sole inizia il concerto. Parte piano Woodkid, le prime canzoni servono a scaldare un pubblico già molto caldo, che ama Wookid e che lo aspettava da tempo (alcuni hanno stampato dei fogli A4 con scritto “I love you Woodkid”).
Il più volte premiato regista, perché va detto che nasce come regista (ha diretto i videoclip di Katy Perry e Lana del Rey, ha lavorato con Luc Besson e Sofia Coppola) crea dei bellissimi giochi di luce, il tutto accompagnato da proiezioni video che ricordano i suoi videoclip musicali. A metà concerto saluta tutti e se ne va, ma tutti sanno che è soltanto una pausa e infatti torna e inizia la seconda parte del concerto.
La seconda parte è l’esatto opposto della prima. Comincia a spingere Woodkid. Con la voce, con le luci e con le casse. Finalmente arrivano i suoi cavalli di battaglia come Run boy run e I love you. Durante l’ultima canzone compare sullo schermo il volto di una statua che pian piano si sgretola e questo significa che siamo alla fine, ma vuole dare un ultimo regalo ai suoi fans. Li fa salire sul palco. Durante l’ultima canzone quelli della prima fila hanno la possibilità di passare qualche attimo con il loro artista preferito. Il palco è alto, molto alto ma riesco ugualmente a salire, e per qualche minuto ci sono in tantissimi che si improvvisano cantanti.
E’ uno spettacolo che non si vede tutti i giorni e chi non è potuto salire cerca almeno di immortalare il momento con smartphone e simili. Va infine detto che è stato un concerto piuttosto breve, con una scaletta che forse deve essere rivista, ma ai fan questo non interessa e lo dimostra il fatto che una volta finito il live sono in molti ad avere in mano il poster della calda serata milanese.
Guest blogger: Carlo Pellegrini