La pioggia ha spesso il potere di rovinare l’umore e i piani di chi è in viaggio e si sta godendo le proprie meritate vacanze.
Ho sempre pensato che fotografare un cielo limpido e azzurro sia spesso più piacevole che immortalare un cielo grigio e atono, soprattutto se ci troviamo in contesti vacanzieri, ma da qualche anno a questa parte ho imparato a non sottovalutare la poesia e le potenzialità della pioggia.
Non è certo facile scattare foto sotto la pioggia scrosciante, inoltre si rischia di rovinare la propria attrezzatura ma con un po’ di pazienza e qualche accorgimento per proteggere i macchinari, vi garantisco che i risultati possono essere davvero sorprendenti.
Iniziamo subito dall’argomento protezione: non vi suggerirò particolari tecniche o stratagemmi ma solo qualche dritta che a parer mio funziona. Solitamente uso avvolgere la macchina in un sacchetto di plastica, bucandolo alle estremità e fissandolo con un elastico posto al centro dell’ottica. E bene, quindi, ricordarsi di avere con sé il necessario in caso di maltempo.
Può capitare però di non essere sempre attrezzati; in caso d’emergenza ho provato anche tecniche più primordiali come avvolgere la macchina fotografica all’interno di una sciarpa. Di necessità, virtù.
Una volta pronti, non resta che far uscire la vostra vena creativa.
Un classico ma di sicuro successo sono le foto scattate ai riflessi ottenuti grazie alle pozzanghere d’acqua che si formano mentre piove o dopo una piovuta consistente. Questo effetto è uno tra i miei preferiti perché permette di cogliere dettagli importanti da un punto di vista diverso. Può essere il riflesso di un monumento importante, un simbolo, o semplicemente un bel cielo che dopo la pioggia si è aperto mostrando il suo lato migliore.
Il segreto per scattare foto interessanti sotto questo punto di vista è quello di accovacciarsi e utilizzare una bassa angolazione, quasi a pelo dell’acqua.
Anche la simmetria delle immagini riflesse nell’acqua è importante, l’impatto visivo giocherà sicuramente a vostro favore, non preoccupatevi di eventuali increspature dell’acqua, l’effetto naturale e la particolarità dello scatto avranno la meglio.
Oltre ai riflessi, adoro scattare foto ai soggetti sotto la pioggia perché ho come l’impressione di riuscire a catturare il loro stato d’animo. Mi piace fermare istanti di vita in luoghi diversi del mondo e non parlo necessariamente di persone ma anche di animali. Il senso malinconico che dona la pioggia è sicuramente un arricchimento per quanto riguarda scatti di questo genere.
Nelle mie foto sotto la pioggia cerco anche di inserire dettagli che donino importanza, contrasto e colore, un buon esempio sono gli ombrelli; utilizzo i toni accesi degli ombrelli per spezzare il grigiore di un cielo di pioggia. In una foto, se ben riuscita, può risultare un contrasto azzeccato che cambierà totalmente la vostra foto.
Siete pronti ad impugnare ombrello e attrezzatura? Se la giornata è piovosa, sapete già cosa fare.
Stefania Pozzi
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio. Scrivo solo quello che il mio cuore vede, non verità assolute. Dei luoghi che visito mi piace assaporare le sensazioni vere. Accantono le comodità per vivere pienamente la gente e il territorio. Amo dilettarmi a fare foto con predilezione per la fotografia di strada. Mi piace mischiarmi con i popoli e cogliere frammenti della cultura locale.