C’é sempre un qualcosa di magico ogni volta che fotografo una futura mamma. Devo ammettere di essere anche sempre stata fortunata, visto che le donne incinta che ho fotografato sono sempre state bellissime. Ma forse la fortuna non c’entra. Forse si tratta di quella luminosità che sembra inevitabile in questi casi.
Quel giorno mi avviai verso Hale’iwa, paese lungo la famosa North Shore (o Costa Nord) dell’isola di O’ahu, per incontrarmi con la mia amica, nonché modella e attrice, Jackie Seeley. Non la vedevo da un po’ ed ero rimasta di stucco quando mi aveva detto di essere all’ottavo mese di gravidanza. Non ci si può distrarre un attimo che arrivano le sorprese!
Jackie aveva preso accordi con dei suoi vicini per poter fare il servizio fotografico nel loro campo di taro, o Lohi come queste piantagioni – piccole o grandi – vengono chiamate in Hawaiiano. I campi di taro sono sembre bellissimi se piccoli, e spettacolari se estesi. Questo era contenuto all’interno di un giardino privato ed era un angolo di particolare bellezza.
Il taro, o Kalo, un tubero simile ad una grossa patata, e’ coltivato in quasi tutte le zone tropicali del pianeta, ma mantiene le sue radici piu’ forti alle Hawai’i, dove viene coltivato in “vasche” di terreno allagato simili alle risaie. Quel giorno le piante di taro erano ad un’altezza fotografica perfetta e Jackie, intrepida professionista, entró senza esitazioni nell’acqua fangosa. Passammo un’oretta a scattare foto nel Lohi e nel giardino circostante per poi concludere vicino all’oceano con i colori del tramonto.
Soltanto più’ tardi, durante la fase di editing, notai la connessione tematica delle acque: il fluido amniotico che nutre il bambino in grembo, l’acqua in cui cresce il taro e l’oceano. Mancava solo un acquazzone e il tema sarebbe stato al completo.
Tutte queste immagini sono state scattate utilizzando la luce naturale disponibile, con la mia Nikon D2X agganciata ad un treppiede Manfrotto 055XB con testa 484RC2. Per le immagini nel campo di taro e’ stato usato un riflettore. Jackie non era truccata per niente, a parte forse un po’ di burro cacao sulle labbra.
Pueo, la sua bellissima bambina, naque un mese piu’ tardi.
Guest blogger: Monica Schwartz
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