06.01.2014

La scelta.

06.01.2014

La scelta.

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Curiosi. Ricettivi. Influenzati dal contesto in cui si vive.

Forse sono questi i passaggi che portano molti di noi ad avere una macchina fotografica in mano. Da quel momento in poi partono e si dipanano mondi molto diversi, a vari livelli di evoluzione e di racconto.

Sono i passaggi che sono serviti a me per entrare dentro alcuni punti di vista, tutti creati dall’istinto in primis, successivamente dalla tecnica, osservazione e comprensione del proprio percorso.

Non affronto temi come ‘costanza’ e ‘perseveranza’ perché ad oggi la passione e la ricerca hanno travolto ogni tipo di difficoltà sorta di volta in volta nel corso degli anni.

Urban_Brahmino

Dopo un interessante e discretamente lungo periodo di fotografia esclusivamente in bianco e nero, prima con una macchina a pellicola, successivamente digitale, sono riuscito a includere i colori nelle mie fotografie, inserendo le cromie come parte determinante di quell’ingrediente che in questa fase, lentamente, è diventato il più importante: l’Estetica.

Non considerando troppo la fase progettuale, ho lasciato che fossero i movimenti del mondo ad indirizzarmi verso di esso, come l’erba scossa dal vento, il cielo plumbeo poco prima di un temporale, le correnti del mare al tramonto. Come nella letteratura i romantici, così le mie foto, non consapevolmente volte verso l’irrazionale.

Wall_Brahmino

Questa forte fase di innamoramento per la fotografia è nata dal riuscire a tradurre le aspettative in immagini che riuscivano ad emozionarmi. E fattore non meno importante, l’essere consapevole di essere entrato dentro un rapporto intimo con il “senso del sé”, ovvero la Bellezza.

Un rapporto senza limiti di tempo (se non quello della mia vita) e con infinite possibilità di manifestazione, libertà del dove e quando, con l’unica necessità di nutrirlo, dentro i miei giorni, quelli della quotidianità, degli impegni, degli angoli di tempo.

Tramonto_Brahmino

Anche per questa serie di aspetti, raramente mi sono separato per più di due giorni dalle varie macchine fotografiche che si sono succedute nel corso degli anni,  che io fossi in ufficio o bloccato nel traffico, loro erano con me, nel ritrarre scene di strada, ritratti di sconosciuti (grazie, grazie mille volte grazie ai grandi maestri del ‘900, Robert Capa, Henry Cartier Bresson, Ferdinando Scianna, Salgado, Eisenstaedt e molti altri), cercando di trattenere il bisogno di scattare, lasciando molto tempo all’osservazione della scena.

Forse è stato in quel periodo che ho iniziato a vedere le geometrie, gli allineamenti, l’orizzonte e gli attori della scena. Nel mio caso gli esseri umani, vere variabili, carichi di messaggi molto diversi con il semplice uso del proprio corpo (forse una capacità di osservazione acquisita facendo teatro anni prima).

GreenField_Brahmino

Questa fase di innamoramento, o fase ‘romantica’, così meravigliosamente caotica nella mia produzione fotografica, ha permesso, gradualmente, di focalizzarmi sull’essere umano, come vero protagonista della realtà, allontanandomi lentamente dal caos estetico delle città urbane, quelle italiane, così piene di segnaletiche, cavi, lavori in corso, architetture e monumenti a volte poco rispettati indirizzandomi verso contesti più naturali. Seppur raccontare l’uomo dentro l’ambiente urbano rimanga ancora una delle mie ambizioni, ho ancora molto da osservare.  🙂

Tino_Brahmino

Simone Bramante // Brahmino
Storytelling, first.
Digital Creative Director / Photographer

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