10.11.2014

Valencia On the Move – In equilibrio.

10.11.2014

Valencia On the Move – In equilibrio.

Una settimana fa vi ho raccontato dell’arrivo a Valencia, del primo impatto fotografico con la città e della scelta dei primi scatti per rompere il ghiaccio.
Oggi sono qui per raccontarvi di come scelgo cosa fotografare.
La fotografia in viaggio, per me, è quasi sempre sinonimo di lunghe camminate, rigorosamente a piedi, con lo sguardo proteso a catturare tutto ciò che possa aiutarmi a rimettere insieme le sensazioni accumulate. Di solito, le mie foto raccontano di una sequenza, della scoperta dei quartieri, di percorsi fatti e di dettagli che hanno attirato il mio sguardo.
Questa volta, ho pensato di non seguire solo lo schema di sempre ma di adottarne uno nuovo, sia per girare la città sia per fotografare.
Innanzitutto ho deciso di visitare Valencia in bicicletta. La scelta è venuta quasi naturale, perché la città è delle dimensioni perfette per pedalare, in lungo e largo, senza troppo sforzo e perché la lunga pista ciclabile rappresenta un invito impossibile da declinare.
Per due giorni pieni: macchina fotografica al collo e pedalare in libertà.

01 BICICLETTE

Erano anni che non salivo su una due ruote e mi sono chiesta se fosse vero quello che si dice da sempre:
“quando impari ad andare in bicicletta non lo dimentichi più, è come camminare”.
Ammetto che non mi fidavo molto della mia resa come ciclista soprattutto perché distratta dalla voglia di scattare fotografie, invece è bastata una pedalata per essere di nuovo perfettamente in equilibrio.
Ho avuto bisogno solo di qualche istante per smettere di stare con il naso all’insù. Sono bastati pochi secondi e un leggero sbandamento a ricordarmi che la bicicletta richiede sguardo avanti, equilibrio e leggerezza.
Prima d’ora, non avevo mai provato a cercare un filo conduttore non evidente che accumunasse le mie fotografie, qualcosa che legasse tra loro anche le foto più diverse, che mettesse insieme le foto scattate in contesti che non si appartengono.
Lo sguardo avanti e la leggerezza di un equilibrio quasi sospeso mi hanno fatto compagnia per tutto il resto del viaggio. Li ho cercati nella città, nei dettagli, nella street art, nella vita che la attraversa. Li ho fotografati ed ho cercato di renderli evidenti.
Lo sguardo avanti e la leggerezza di un equilibrio quasi sospeso sono facili da ritrovare nello sforzo di chi deve alzare un bilanciere verde e che, allo stesso tempo, sembra sollevare file di finestre.

02 STREETART

03STREETART

Lo sguardo fisso in avanti delle ballerine di balli folkloristici che, di domenica mattina, ravviva il ritmo lento e indolente di un giorno di festa piuttosto assolato.

04 BALLERINA

L’equilibrio sospeso del ballo, dei piedi e del loro movimento, delle gonne ampie colorate e svolazzanti. Poche cose riescono a trasmettere leggerezza quanto un passo di danza colorato e sorridente.

05 BALLO PIEDI

06  BALLO GIRAVOLTA

07 BALLO EQUILIBRIO

Infine l’equilibrio leggero e sospeso dei balconi, inevitabilmente protesi in avanti, a volte abitati da chiacchiere, a volte semplicemente dirimpettai oppure in vendita.

08 BALCONE BARBAGIALLA

09 BALCONEABITATO

10 BALCONEINVENDITA

Ci provate mai a cercare un filo logico nei vostri scatti? Io l’ho trovato stimolante e divertente.

Bianca Spina

Mi chiamo Bianca sono napoletana ma vivo a Roma. Blogger con dei grandi occhiali rossi, sono di natura Curiosa, Distratta e Timida.  Amo i colori, camminare e scattare fotografie, subisco il fascino ineluttabile della gentilezza e del sorriso, è piuttosto facile che arrossisca.

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