08.02.2016

Foto ai luoghi più turistici: sfrutta l’intruso

08.02.2016

Foto ai luoghi più turistici: sfrutta l’intruso

Vi è mai capitato, durante uno dei vostri viaggi, di avere davanti a voi il panorama perfetto, quello che vorreste assolutamente immortalare ma di non poterlo fare a causa della presenza fastidiosa di persone o oggetti che si interpongono fra voi e il soggetto che avete preso di mira?
Soprattutto nei luoghi turistici è un classico e devo ammettere che molte volte ho desistito e ho riposto la macchina fotografica rinunciando addirittura a scattare.
Però poi ho capito che non era giusto perdere ogni volta l’occasione di portare a casa bei ricordi e allora ho deciso di provare a scovare il lato positivo anche in mezzo ad una folla di “selfiesti” impazziti.

Il segreto sta proprio nel cercare di rendere le proprie foto uniche, quindi di approfittare dell’intruso e farlo rientrare nel contesto fotografico.
In fondo, pensateci: di foto con bei panorami ne troverete a migliaia, tanto vale provare a personalizzare l’immagine giocando su una cornice piuttosto creativa.

Ci sono, ad esempio, quartieri di determinante città piuttosto folkloristici che meritano assolutamente di essere fotografati. Ovviamente è quasi impossibile attendere l’attimo perfetto, in cui di passanti non se ne vedono, soprattutto durante un viaggio in cui non sempre si ha tutto il tempo di questo mondo per pazientare.
Mi è capitato, ad esempio, di trovare un dettaglio interessante nel quartiere di Chinatown a Milano; un palo della luce che aveva catturato la mia attenzione a causa dei tanti annunci posti sopra, con delle scritte in cinese. Essendo un punto di passaggio era praticamente impossibile avere l’ambiente sgombro e quindi ho deciso di mettere a fuoco il punto d’interesse e scattare. Come sfondo ho scelto un’immagine sfuocata di due passanti che si stavano dando un bacio.

china_town_milano_sarpi

Il più delle volte il problema riguarda l’affollamento di persone che si trovano in un luogo per fotografarne la bellezza. Scoccia, è vero, ma non si può avere la presunzione di essere i soli. Un punto panoramico può risultare molto meno piatto comprendendo anche loro.

Rabat,-Gozo-Cittadella

Dingli cliffs Malta

Fare foto all’interno di un sito archeologico è difficile per via della folla che si accalca, soprattutto vicino ai monumenti più rinomati. Io ad esempio non amo molto chiedere a chi viaggia con me di immortalarmi vicino al monumento in questione; nonostante tutto, questa sembra essere una pratica molto diffusa. Dal momento che aspettare che ogni turista faccia la propria foto è estenuante, quando posso, tento di inserire il soggetto in modo creativo.

Amman, sito archeologico

Molte volte le foto riescono a parlare di un luogo e di quello soltanto, dei suoi pregi e dei suoi difetti. In Thailandia, ad esempio, mi è capitato spesso di vedere infissi e grandi cartelloni dedicati ai reali; sono dappertutto e tappezzano le strade delle città.
Volevo fotografarne almeno uno in modo da poter conservare il ricordo di questa usanza molto diffusa ma, soprattutto a Bangkok, bisogna fare i conti con i tanti fili della luce che pendono ad ogni lato della strada. Anziché riprendere il solo ritratto decisi, così, di inserire un’ulteriore tipicità di Bangkok in modo da rappresentarne diversi lati: la devozione ai reali e l’enorme caos. Fili della luce e indicazioni stradali mi sembravano entrambi elementi che ben avrebbero rappresentato la realtà della città degli angeli.

bangkok, fili luce

 

Stefania Pozzi

Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio. Scrivo solo quello che il mio cuore vede, non verità assolute. Dei luoghi che visito mi piace assaporare le sensazioni vere. Accantono le comodità per vivere pienamente la gente e il territorio.  Amo dilettarmi a fare foto con predilezione per la fotografia di strada. Mi piace mischiarmi con i popoli e cogliere frammenti della cultura locale.

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