21.06.2016

Mobile photography e la riscoperta del quotidiano

21.06.2016

Mobile photography e la riscoperta del quotidiano

Una vacanza o una gita nel fine settimana sono spesso un ottimo pretesto per portarsi dietro la propria attrezzatura e cercare di portare a casa delle belle foto ricordo. Durante una cena fra amici o in situazioni altrettanto comuni tendiamo a fare fotografie con i nostri smartphone, generalmente senza grosse velleità artistiche e che molto probabilmente finiranno condivise su uno o più social network.

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Si  è soliti indotti a pensare che per fare delle fotografie bisogna uscire dal proprio contesto, fare un viaggio, scappare dalla routine ed andare alla ricerca dell’esotico.

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Gran parte delle nostre giornate sono scandite dal lavoro (professionale o domestico), famiglia e amici. Trascorriamo parecchio del nostro tempo negli stessi posti, siano questi l’ufficio o casa, il bar o un ristorante. In molti casi gli spostamenti tra un luogo e l’altro sono visti come una perdita di tempo che tendiamo a riempire concentrandoci su un libro, letture online, giochi o musica. Il nostro smartphone diventa una finestra sul mondo altrui.

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Un esercizio che molti consigliano per la propria crescita come fotografi consiste nel fare uso delle limitazioni: ottiche e fotocamere, luoghi da fotografare, etc.

Il quotidiano costituisce la migliore fonte di limitazioni, almeno all’inizio, per chi non ha ancora provato a considerarlo come una risorsa, recuperando il tempo che si credeva di aver perso.

L’attrezzatura migliore rimane a casa ma gli smartphone odierni incorporano dei dispositivi che possiamo considerare ottime macchine fotografiche compatte. Focale e diaframma spesso fissi assieme ai numerosi automatismi limitano il controllo manuale ed anche per questo aspetto possono tornare a supporto del nostro esercizio.

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Tutto ciò che cambia costituisce un’opportunità: il tempo meteorologico, le mode, le persone e come queste interagiscono e si spostano, il nostro vicino di posto in treno, cosi come la luce e il panorama dal suo finestrino. Possiamo intervenire consapevolmente sul cambiamento, provando un bar differente al giorno per il nostro caffè (correndo il rischio che sia peggiore ma anche di trovarne uno migliore!). Percorrendo una strada diversa per andare a lavoro, allungarla uscendo un po’ prima di casa, osservare la strada mentre si accompagnano i bambini a scuola.

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Non dimentichiamo che si può intervenire anche sul nostro smartphone con qualche accessorio: ad esempio montare una lente grandangolare e scattare per una settimana solo con quella. Oppure scaricare qualche applicazione alternativa alla fotocamera nativa e provare ad usare le medesime impostazioni per un certo periodo. In questo caso potrebbe essere meno rapida o immediata da lanciare, non tutto verrà ugualmente bene ma tutte queste limitazioni potrebbero farvi scartare parecchie immagini ma allo stesso tempo ispirare in maniera quasi casuale nuove idee.

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A questo punto possiamo considerarci attivi, anche sui mezzi di trasporto si diventa protagonisti di un safari urbano, a “caccia” di momenti, soggetti, dettagli, angoli, geometrie, coincidenze. Scopriremo di avere del tempo che credevamo mancare per dedicarsi alla fotografia. Lo smartphone torna ad essere una finestra per il nostro punto di vista. Senza particolari pretese iniziali, col tempo potremmo scorrere gli scatti ed identificare delle costanti o analogie e trarre spunti per un progetto o semplicemente scoprire di aver catturato una testimonianza di un cambiamento, com’era prima un posto o la nevicata eccezionale di quell’inverno particolarmente freddo.

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Quali sono i vostri limiti? Fermatevi a riflettere su quali siano e su come questi possano essere sfruttati per migliorarvi, non solo come fotografi ma anche come persone un po’ più consapevoli del mondo che attraversiamo ogni giorno.

Marco Lamberto

Professionista IT, nel tempo libero appassionato che fotografa ciò che ama e ama ciò che fotografa. Ogni giorno è una storia in viaggio, un progetto in corso da diversi anni che gli piace condividere anche online.

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