London Fashion Week

16.10.2018

Fotografare la bellezza alla settimana della moda di Londra

16.10.2018

Fotografare la bellezza alla settimana della moda di Londra

La settimana della moda di Londra, come ogni altra settimana della moda, è un evento in cui tutto appare “sfocato”. Non mi riferisco a una sfocatura tipo effetto bokeh, ma ai ritmi frenetici che creano un quadro quasi indistinguibile. L’attività è incessante, che si tratti di intense giornate di sfilate, folle enormi tra cui farsi largo o cinque persone che si danno da fare per preparare una singola modella. Il rapido susseguirsi delle attività e le numerose location distribuite nel centro di Londra comportano ambienti con diversi tipi di illuminazione in cui fotografare. Ovviamente la maggior parte delle passerelle è adeguatamente illuminata per ottenere foto di alta qualità, destinate alla stampa. Il backstage, invece, è tutta un’altra cosa ed è spesso caratterizzato da grande confusione. Desidero raccontare la mia esperienza nel fotografare l’esecuzione del make-up sulle modelle in diverse situazioni di illuminazione e in contesti concitati durante una tipica settimana della moda. Alla settimana della moda l’aspetto estetico è importante quanto i capi presentati e ogni stilista ha un modo unico di valorizzare con il make-up le sue creazioni, protagoniste della sfilata.

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Come si fotografa la bellezza alla settimana della moda?

Se intendi fotografare una sfilata non ti devi preoccupare perché, come ho già detto, le passerelle sono perfettamente illuminate, quindi puoi realizzare scatti di qualità. Se usi il flash per fotografare la passerella, verrai subito redarguito dai colleghi fotografi e probabilmente verrai cacciato fuori. L’uso del flash è comunque inutile. Lascia il flash a casa e sbizzarrisciti con scatti a figura intera e primi piani mentre le modelle percorrono la passerella, in modo da catturare sia gli abiti che il make-up. Tutto si svolge più velocemente di quanto non immagini, quindi non perdere tempo in lunghe riflessioni.

Durante le presentazioni, che costituiscono un’altra forma di esibizione, hai a disposizione più tempo. Solitamente anche le presentazioni sono bene illuminate per ogni tipo di fotografia, tuttavia l’uso del flash è tollerato. Le presentazioni permettono di interagire maggiormente con le modelle e gli abiti, sebbene non sia consentito toccarli. A volte le presentazioni assomigliano a vere e proprie performance, quindi è opportuno mantenere un atteggiamento rispettoso nei confronti di chi si esibisce. Si tratta comunque di un’ottima opportunità per immortalare la bellezza in uno scenario diverso.

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Tuttavia il luogo ideale per fotografare la bellezza è il backstage. Non solo puoi fotografare le varie fasi di esecuzione del trucco (molto divertente quando si tratta di make-up particolarmente creativi), ma puoi anche realizzare uno splendido ritratto posato se disponi dell’attrezzatura giusta.

La mia attrezzatura è cambiata radicalmente da quando ho cominciato a fotografare i backstage nel 2012. Inizialmente usavo solo la luce naturale, che va bene per fotografare una modella davanti a uno specchio perfettamente illuminato. Alla settimana della moda di Londra, i team di stilisti solitamente usano gli specchi con le lampadine disposte lungo i bordi, in modo che la modella sia adeguatamente illuminata per il truccatore. Questo significa che il backstage può trovarsi in qualsiasi luogo, anche relativamente buio. Ma in generale molte zone del backstage sono effettivamente oscure. Non è possibile ottenere buoni risultati in mancanza di luce, soprattutto quando molti dei fotografi che ti circondano estraggono i flash. Inoltre spesso non c’è tempo davanti a quegli specchi poiché, non appena il make-up è ultimato, la modella viene portata via in tutta fretta, per completare l’acconciatura o vestirsi per la sfilata. Praticamente devi evolvere e adattarti rispetto alla condizione iniziale di fotografo che sfrutta la luce naturale e la luce ambiente.

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Osservando i fotografi impegnati nei backstage potrai notare svariati metodi di lavoro. Alcuni usano un’assistente per reggere il softbox più grande possibile supportato da uno speedlite, altri hanno una sfera fissata sul flash; c’è chi utilizza un beauty dish, chi un flash senza fili; altri ancora usano una staffa oppure luci LED. Non esistono metodi giusti o sbagliati per conseguire i risultati voluti. Come ho già detto, all’inizio provavo a sfruttare la luce naturale disponibile, ma in breve tempo ho imparato che così facendo non riuscivo a ottenere i risultati a cui ambivo.

Attualmente uso un’attrezzatura piuttosto varia, anche in base all’umore del momento. Può sembrare strano, ma dipende molto da quello che ho voglia di trasportare. A volte utilizzo un flash speedlite montato sulla slitta e il softbox Lastolite Ezybox,  altre volte uso una luce LED Lumimuse, montata o portatile. Indipendentemente dall’attrezzatura, porto immancabilmente con me un piccolo riflettore pieghevole.

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Il riflettore aiuta ad esaltare la bellezza, poiché restituisce la luce al viso della modella, riducendo al minimo le ombre ruvide, ma anche illuminando maggiormente il volto, cioè la zona da immortalare e mettere in risalto. Molte persone nei backstage utilizzano riflettori fai-da-te di qualità scadente, realizzati rivestendo con carta stagnola un cartoncino o un libro facilmente riponibili. Personalmente preferisco usare un riflettore vero e proprio, destinato a durare nel tempo, senza deteriorarsi a furia di essere toccato o infilato in borse stracolme di attrezzatura.

Anche quando sei in un backstage e corri a destra e a sinistra, devi lavorare come se stessi immortalando la bellezza in uno studio fotografico, pertanto spesso devi usare qualcosa che ti consenta di riflettere la luce sul volto, per ridurre al minimo le ombre e illuminare perfettamente il soggetto.

A volte uso un lampeggiatore e un softbox, altre volte uso una piccola luce LED portatile, sempre unitamente a un riflettore tenuto in mano da me o dalla modella.

Se utilizzo la luce LED portatile, posso tenerla in alto orientata verso la modella, con il riflettore rivolto verso il viso. Inoltre in tal modo l’attrezzatura è relativamente leggera e poco ingombrante per essere trasportata con facilità da una sfilata all’altra. Gli eventi della settimana della moda non si svolgono tutti nello stesso posto, perciò se riesci a lavorare con un’attrezzatura piuttosto piccola e leggera sei agevolato mentre ti fiondi da una parte all’altra di Londra.

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Quando utilizzo un flash speedlite unitamente a un softbox, mantengo il flash montato sulla slitta così da avere le mani libere per reggere la fotocamera e passare più facilmente dall’orientamento orizzontale a quello verticale. A volte uno scatto con orientamento orizzontale consente di ottenere un risultato migliore e un punto di vista più ampio. Dipende dal tipo di scatto che si intende realizzare. Spesso prediligo il softbox come modificatore di luce, poiché ritengo che sia molto versatile. Mi aiuta a creare meravigliosi primi piani nonché ad eseguire scatti a figura intera quando serve (in effetti quando si documenta il backstage spesso si eseguono diverse tipologie di foto). Il lampeggiatore mi permette di controllare meglio l’intensità della luce. I LED sono molto validi e consentono di impostare il bilanciamento sulla luce diurna, ma a volte risultano un po’ troppo forti o non abbastanza grandi/potenti, ma ripeto che dipende tutto dalla visione personale di ogni fotografo. Con un lampeggiatore è possibile esercitare il controllo totale sull’intensità e utilizzarlo come morbido riempimento oppure come luce principale molto forte per nascondere il resto dello sfondo. Offre maggiori opportunità anche abbinato ai modificatori di luce, ma è importante accertarsi che sia abbastanza portatile per la settimana della moda e per gli spazi angusti del backstage.

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